Visiteremo l’Archivio Storico Diocesano accompagnati dal direttore, Don Massimiliano Cenzato. È l’istituzione archivistica preposta alla conservazione, alla salvaguardia, alla valorizzazione culturale e alla fruizione della documentazione storica della diocesi (can. 491 del Codice di diritto canonico): un patrimonio prodotto nell’arco di oltre un millennio di attività.
Fu istituito nel 1967 dal vescovo Antonio Poma come archivio di concentrazione, facendovi confluire dapprima gli archivi della Mensa (945 – sec. XX) e della Curia (sec. XIII – sec. XX), poi quelli del Capitolo della Cattedrale (971 – sec. XX), della Basilica di Sant’Andrea (dal sec. XI) e della Basilica Palatina di Santa Barbara (dal sec. XV). Seguì in progressione il deposito di altri fondi o specifiche serie archivistiche, inerenti singole personalità, come l’archivio di monsignor Luigi Martini (sec. XIX), o singole tipologie documentarie, come l’Anagrafe antica delle parrocchie urbane di Mantova (sec. XVI- sec. XX). È andato affiancandosi alla documentazione archivistica anche un fondo di Codici corali e Libri liturgici, manoscritti e a stampa, provenienti da diverse chiese della città e della diocesi (sec. XII – sec. XVIII): fra i codici si segnala il prezioso Messale della Cattedrale del sec. XV, miniato dai grandi artisti Belbello da Pavia e Girolamo da Cremona, appartenuto alla marchesa Barbara di Brandeburgo. A supporto dello studio del patrimonio archivistico ha preso corpo una biblioteca interna, frutto di donazioni, lasciti e acquisizioni, completata da un significativo fondo di tesi di laurea. L’Istituto funge anche da archivio di deposito per la documentazione non più corrente di alcuni uffici di Curia, che periodicamente vi riversano le pratiche concluse.