La Certosa di Pavia

Trimestre gennaio-marzo 2025: le proposte della Società per il Palazzo Ducale

12 gennaio
Palazzo Ducale
PALAZZO DUCALE DOPO I GONZAGA: Trasformazioni sette/ottocentesche 
Conferenza a cura della dott. Claudia Bonora Previdi 

in esclusiva per i soli soci 
Nel corso del XVIII secolo, in seguito all’annessione del Mantovano all’Impero, il complesso della corte, storicamente centro del potere politico ed amministrativo di Casa Gonzaga, fu destinato ad ospitare le autorità del nuovo governo imperiale. Una rifunzionalizzazione che determinò l’avvio di importanti interventi di ristrutturazione che riguardarono in particolare gli ambiti di Corte Vecchia e che, quando nel corso del XIX secolo Mantova assunse una forte connotazione militare, furono seguiti da interventi finalizzati al semplice mantenimento dell’imponente complesso. Dopo la conferenza faremo una breve visita guidata in Palazzo Ducale. Ritrovo ore 15 Atrio degli Arcieri – P.zza Lega Lombarda. Ingresso alla conferenza gratuito

25 gennaio
Palazzo Ducale – Appartamento della Rustica
Visita alla mostra NELL’ORO IMPRESSA 

accompagnati da Massimo Rossi, numismatico e curatore scientifico dell’esposizione 
La mostra espone una delle più importanti collezioni al mondo di monete, medaglie e gettoni di epoca gonzaghesca di proprietà della Banca Monte dei Paschi di Siena, realizzati dal XII al XIX secolo, un periodo di sette secoli di storia. Questa straordinaria collezione, seconda solo a quella del re d’Italia Vittorio Emanuele III, è formata dai beni appartenuti a Giulio Superti Furga di Canneto sull’Oglio (Mantova) al notaio Ermanno Casero di Milano e, soprattutto, al nobile mantovano Alessandro Magnaguti. L’inedito allestimento nell’Appartamento della Rustica, dove è stato da poco concluso un lungo restauro, vuole proporre una chiave interpretativa che lega monete e medaglie all’edificio, alle sue decorazioni e soprattutto alla storia di Mantova. Massimo Rossi, noto professionista numismatico e curatore scientifico dell’esposizione, ci accompagnerà in questo percorso museografico dove sono state esposte “affiancate” e in ordine cronologico in 20 bacheche, monete, gettoni e medaglie. Questo permette al visitatore di capire il valore istituzionale della moneta, gli emblemi caratteristici dei personaggi e in alcuni casi i membri della famiglia. Le monete mostrano numerosi temi: soggetti sacri e devozionali, stemmi araldici, imprese, immagini di animali. La raccolta presenta anche diverse curiosità come le monete ossidionali, coniate con materiali poveri (cuoio e piombo) e assolute rarità come le Dodici Doppie del 1614 di Ferdinando Gonzaga: una moneta d’oro del peso di quasi un etto, un esemplare unico al mondo. La visita è per un gruppo di massimo 20/25 persone. Prenotazioni entro il 18 gennaio. Ritrovo ore 15 Atrio degli Arcieri – P.zza Lega Lombarda. Ingresso alla conferenza e alla mostra gratuito

8 febbraio
Casa del Mantegna
Visita alla mostra 

AUGUSTO MORARI: UN SENTIERO DI VITA PER L’ARTE
in esclusiva per i soli soci 
Augusto Morari, classe 1938, cresciuto all’ombra di Palazzo Ducale e dotato di grande sensibilità e talento artistico, finiti gli studi all’Accademia di Brera, cominciò a intraprendere un suo percorso artistico personale fatto di disegni, incisioni, sculture in terracotta, scenografie per il teatro e soprattutto di pitture ad olio su tela e su carta che lo porterà a confrontarsi con i grandi maestri come Giorgio Morandi e i pittori americani. La sua mostra antologica, costituita da 58 dipinti e 30 disegni, che spaziano in un arco temporale che va dai primi lavori fatti nel 1953 fino al 2024, verrà inaugurata il 21 dicembre alla Casa del Mantegna e sarà un viaggio pieno di ricordi, di colori e di emozioni di un grande artista contemporaneo che rimarrà nella storia di Mantova. Morari ci guiderà attraverso il percorso di vita del suo cammino artistico.   La visita è per un gruppo di massimo 20/25 persone. Prenotazioni entro il 1° Febbraio 2025. Ritrovo Casa del Mantegna ore 15. Ingresso alla mostra con contributo € 5,00

21 febbraio
Visita al nuovo allestimento nel Castello di S. Giorgio
IL RINASCIMENTO A MANTOVA 

in esclusiva per i soli soci
Accompagnati dalla dott. Giulia Marocchi, conosceremo il nuovo allestimento permanente nel piano terra del Castello. I materiali esposti illustrano una straordinaria stagione artistica iniziata intorno al 1450, il cui indiscusso protagonista fu Andrea Mantegna, che dominò la scena cittadina per tutta la seconda metà del XV secolo.  Gli spazi che ospitano la collezione di pittura e scultura rinascimentale presentano decori databili tra Quattro e Cinquecento, quando il marchese Francesco II Gonzaga abitava queste stanze che si trovano esattamente sotto all’appartamento della consorte Isabella d’Este. L’esposizione include oltre settanta pezzi dipinti a tempera, a olio, affreschi strappati, terrecotte, rilievi in gesso, incisioni: opere di varia natura che raccontano la straordinaria vivacità culturale e artistica del Rinascimento a Mantova. La visita è per un gruppo di massimo 20/25 persone. Prenotazioni entro il 14 febbraio. Ritrovo ore 10.15 Biglietteria Palazzo Ducale. Ingresso alla mostra gratuito

8 marzo
Itinerari nella Storia
PAVIA E IL SUO RICCO PATRIMONIO STORICO ARTISTICO
Viaggio di gruppo

Una varietà di luoghi da vedere, di bellezze da ammirare, una città che conserva le tracce di uno splendido passato tra monumenti, strade acciottolate e facciate in caldo color terracotta.
Il nostro percorso inizia con la visita al castello visconteo, costruito per volontà di Galeazzo II Visconti tra il 1360 e il 1365. Il castello venne edificato in pochi anni, perché già nel 1366 Galeazzo II scriveva a Guido Gonzaga a Mantova per richiedere i migliori pittori in circolazione per poterlo decorare. Le sale conservano preziosi affreschi di età viscontea e sforzesca. 
La basilica di San Pietro in ciel d’oro sorge nei pressi del castello ed è una delle più antiche chiese pavesi, risalente al regno dei Goti. La basilica conobbe il massimo splendore sotto il re longobardo Liutprando, quando vi si trasferì il corpo di S. Agostino (722 ca.) per sottrarlo alle incursioni saracene. Le spoglie sono conservate in uno scrigno argenteo dell’epoca di Liutprando, posto sotto l’Arca, capolavoro marmoreo scolpito nel 1362 con scene della vita del santo. La basilica divenne celebre, come luogo di culto, per la presenza di sepolcri di personaggi illustri e per esser stata celebrata da Dante, Boccaccio e Petrarca. L’intitolazione della chiesa si deve probabilmente all’originaria doratura del soffitto (piano o a capriate lignee) o alla presenza di mosaici a fondo oro nel catino absidale, tuttora visibili. 
La basilica di San Teodoro è una chiesa di impianto tardo romanico situata nel centro storico di Pavia. Risalente al XII secolo, ospita cicli di affreschi rappresentanti le storie di Sant’Agnese e San Teodoro oltre a due importanti affreschi – attribuiti a Bernardino Lanzani, con vedute particolareggiate di Pavia del XVI secolo – di cui uno, strappato e riportato su tela, che un tempo ricopriva il primitivo incompiuto avente il medesimo soggetto. L’affresco primitivo riportato alla luce venne realizzato come singolare ex voto civico per ringraziare Federico Gonzaga, duca di Mantova, che aveva difeso la città dall’assedio francese nel 1522. Sotto la veduta di Pavia era un cartiglio, andato perduto, che elogiava l’impresa del Gonzaga in versi latini, composti da Mario Equicola, umanista mantovano al seguito di Federico e suo segretario. 
La Certosa è il monastero fatto costruire da Gian Galeazzo Visconti come cappella di famiglia, collegato al castello tramite il Parco Visconteo. La costruzione iniziò il 27 agosto 1396 e fu Gian Galeazzo stesso a porre la prima pietra. La chiesa fu coperta per volere di Francesco Sforza nel 1462, mentre il chiostro grande, costituito da arcate in cotto sostenute da colonne in marmo, venne terminato nel 1472. Originariamente affidata alla comunità certosina, poi a quella cistercense e, per un breve periodo, anche a quella benedettina, dopo l’unificazione del Regno d’Italia fu dichiarata nel 1866 monumento nazionale e acquisita tra le proprietà del demanio dello Stato italiano, così come tutti i beni artistici ed ecclesiastici in essa contenuti; dal 1968 ospita una piccola comunità monastica cistercense. Tra le opere che vi si possono ammirare è ospitato il celebre Polittico di Pietro Perugino, commissionato dal duca Ludovico il Moro al famoso pittore umbro nel 1496. Stessa committenza per il  grande coro in legno intagliato: un’opera d’intarsio rinascimentale che, nel 1486, venne affidata all’esecuzione di Bartolomeo de Polli, modenese già attivo alla corte di Mantova. Si trovano qui la tomba del fondatore della Certosa, Gian Galeazzo Visconti, e le statue giacenti di Ludovico il Moro e di sua moglie Beatrice d’Este, opera dello scultore rinascimentale Cristoforo Solari detto il Gobbo. All’interno del chiostro piccolo vi è il lavabo in pietra e terracotta, con la rappresentazione della scena della Samaritana al pozzo;  sul chiostro grande si affacciano le abitazioni dei monaci. All’interno dell’adiacente Foresteria, edificata tra il 1616 e il 1667 –  nota anche come Palazzo Ducale – è ospitato il Museo dedicato alle opere d’arte del monastero.
Per un gruppo di massimo 20 persone. Prenotazioni entro il 14 Febbraio, quote e orari di partenza da definire

22 marzo
Palazzo Ducale
LA CAPPELLA DI FRANCESCO II GONZAGA A LONIGO
Conferenza a cura dello storico Alfredo Balzanelli 

Per onorare la Madonna dei Miracoli di Lonigo, in provincia di Vicenza, giunsero da Mantova marchesi, vescovi e, alla fine dell’Ottocento, persino il futuro papa san Pio X; ma il punto più alto di questa nuova importante scoperta fu sicuramente la committenza – fino al 2022 inedita – di Francesco II Gonzaga, il marito di Isabella d’Este che tra il 1494 e il 1495 fece edificare una propria cappella davanti a quella dell’immagine miracolosa. Le ricerche di Alfredo Balzanelli ricostruiscono una nuova pagina del mecenatismo gonzaghesco in terra vicentina, mettendo in luce gli elementi mantegneschi della cappella Gonzaga e ricostruendo i legami tra la corte marchionale, gli Olivetani di Verona e magistro Cristoforo e Pietro spezzapietra da Milano, gli architetti della cappella gonzaghesca, ipoteticamente riconoscibili nei fratelli Cristoforo e Pietro Solari. Ritrovo ore 15 Atrio degli Arcieri – P.zza Lega Lombarda. Ingresso alla conferenza gratuito