Pubblicato il programma delle iniziative organizzate dalla Società per il Palazzo Ducale nel primo trimestre 2024.
13 gennaio
La vita claustrale di Isabella d’Este – Conferenza del prof. Erminio Morenghi
Il Prof. Morenghi ci racconterà Isabella nel pieno autunno della sua vita, ora che il frastuono della guerra è lontano e il marito Francesco, così odiato e amato è sceso nel sepolcro. Un ritratto intimo della Signora di Mantova e del Rinascimento negli ultimi mesi della sua esistenza trascorsi negli appartamenti privati di Corte Vecchia, in un’atmosfera ovattata del vuoto Palazzo. Una vita scandita da ricordi dolci e amari, da risentimenti e rimpianti struggenti, da una smisurata passione per l’arte, la musica, la cultura. Dopo la conferenza, visita guidata ai Camerini di Isabella in Corte Vecchia. Ingresso gratuito.
23 gennaio – mattino
Visita alla Casa del Mantegna e alla mostra
In esclusiva per i soli Soci, visita alla Casa del Mantegna e alla mostra permanente “Andrea Mantegna (1431-1506) pittore mantovano”. La mostra propone una riflessione ad ampio raggio sull’opera e la vita di Mantegna a partire da ricerche svolte e in corso. Per questo motivo, il luogo che ospita l’allestimento espositivo rappresenta uno spazio simbolico di questa affinità tra l’uomo e la città. Il Politecnico di Milano – Polo di Mantova rende omaggio all’uomo e al pittore lungo quelle sei stanze che ne ospitarono il genio. La visita è per un gruppo di massimo 20/25 persone. Ci accompagnerà nel percorso espositivo il dott. Daniele Lucchini
23 gennaio – pomeriggio
Visita al Palazzo Guidi di Bagno (Prefettura) in esclusiva per i soli Soci
Il palazzo è stata dimora dei conti Guidi di Bagno, nobile famiglia fiorentina stabilitasi a Mantova agli inizi del XV secolo. L’origine del palazzo, a tre piani e due cortili interni, viene fatta risalire al conte Guido Guidi, parente dei Gonzaga, che risiedette in questa zona. Agli inizi del Cinquecento il canonico Ludovico Guidi di Bagno, decano della cattedrale di Mantova e vicario del cardinale Ercole Gonzaga iniziò una serie di acquisizioni di edifici che ne ingrandirono la proprietà. Agli inizi del XVIII secolo Giovanfrancesco Guidi di Bagno ristrutturò il palazzo secondo lo stile barocco affidando i lavori all’architetto Borsotto e al pittore mantovano Giuseppe Bazzani. A metà ottocento l’architetto Giovanni Cherubini progettò il fronte principale su via Principe Amedeo, riordinandolo su tre livelli di finestre e dotandolo di due ingressi in marmo e balcone. Nel 1919 il palazzo venne ceduto e diventò sede dell’Amministrazione Provinciale e della Prefettura. La visita è per un gruppo di massimo 20/25 persone. Ci accompagnerà il dott. Daniele Lucchini.
27 gennaio
La superbissima collezione d’arte dei Gonzaga Nevers: acquisizioni e successive dispersioni
Conferenza della dott. Roberta Piccinelli, conservatore dei Musei Civici di Mantova e vice presidente Società per il Palazzo Ducale
Cosa è accaduto a Mantova dopo il sacco del 1630 e quali strategie politiche e culturali attuarono Maria Gonzaga e il figlio Carlo II Gonzaga Nevers per “restituire in pristino l’antica superbissima Galleria di Mantova” dopo la funesta vendita del 1627-1628? I duchi mantovani dovettero competere, in particolare sulle piazze di Genova e Venezia, con agguerriti e potenti concorrenti, tra cui Leopoldo de’ Medici, il duca di Modena, il cardinale d’Este, il marchese Spinola, la monarchia spagnola e il re di Francia, per riuscire ad aggiudicarsi oggetti per la loro collezione. Il mercato si configurava nel secondo Seicento in modo ben diverso rispetto ai decenni precedenti: la concorrenza era serrata e i prezzi dei capolavori molto elevati, per cui alcune trattative economicamente impegnative e politicamente delicate potevano anche sfumare, come accadde per il dipinto della Cena in casa di Simone di Paolo Veronese. Nonostante tutte queste difficoltà, Carlo II arricchì la collezione ducale con almeno cento statue della collezione Contarini-Ruzzini, numerosi dipinti di Paolo Veronese, di Guercino, di Guido Reni, di Bernardo Strozzi, di Anton van Dyck, di Lanfranco e di Brueghel: opere antiche e moderne che egli fece allestire nei saloni della villa Favorita e in Palazzo Ducale. Ingresso gratuito.
3 febbraio
Conferenza sul tema dell’alimentazione a cura del dott. Alberto Grandi
Docente in Scienza dell’alimentazione all’Università di Parma, Grandi provocherà il pubblico sul tema “Esiste una cucina mantovana?”. La provincia di Mantova confina con otto Province e tre Regioni. Di conseguenza la cucina mantovana subisce l’influenza di tutti i territori circostanti fino a portarci a chiederci se esista o meno una “vera” cucina mantovana. Grandi – mantovano, profondo conoscitore della storia, della cultura virgiliana e della cultura locale – è autore di libri definiti “di rottura”, quali: “Denominazione di Origine Inventata” e “Parla mentre mangi”. Ingresso gratuito.
10 febbraio
Visita a Palazzo d’Arco in esclusiva per i Soci
L’architettura del Palazzo ci sarà illustrata dall’arch. Silvia Polato mentre negli ambienti interni ci guiderà la dott. Manuela Reni. Il Palazzo, splendida residenza dei Conti d’Arco, fu eretto fra il 1784 e gli anni immediatamente seguenti dall’architetto neoclassico Antonio Colonna. Ancora oggi si presenta nella sua imponente facciata ed è l’unica casa museo di Mantova. La presenza e l’importanza dei Conti d’Arco nella città risale a prima del Rinascimento. L’ultima proprietaria – Giovanna d’Arco Chieppio Ardizzoni, marchesa Guidi di Bagno, che fu anche presidente della Società – con un illuminato atto testamentario lasciò l’edificio e il suo contenuto alla città di Mantova e al mondo della cultura. Figlia illegittima del Conte Antonio, dopo un matrimonio infelice e senza figli, volle eternare per sempre l’amore per la sua famiglia e per il suo carissimo padre, trasformandone la casa in un museo.
9 marzo
Palazzo Ducale dopo i Gonzaga: trasformazioni sette-ottocentesche. Conferenza della dott. Claudia Bonora Previdi
Nel corso del XVIII secolo, in seguito all’annessione del Mantovano all’impero, il complesso della corte, storicamente centro del potere politico e amministrativo di casa Gonzaga, fu destinato a ospitare le autorità del nuovo governo imperiale. Una rifunzionalizzazione che determinò l’avvio di importanti interventi di ristrutturazione che riguardarono in particolare gli ambiti di Corte Vecchia e che, quando nel corso del XIX secolo Mantova assunse una forte connotazione militare, furono seguiti da interventi finalizzati al semplice mantenimento dell’imponente complesso. Dopo la conferenza faremo una breve visita guidata in Palazzo Ducale. Ingresso gratuito, prenotazioni entro il 2 marzo. Ritrovo alle ore 15:00 all’Atrio degli Arcieri con ingresso da P.zza Lega Lombarda.
23 marzo
Itinerari nella storia/Viaggio di gruppo
Ferrara Gioiello degli Estensi
Il nostro percorso inizia con la visita guidata alla ricca e sontuosa ”delizia estense” di Belriguardo a Voghiera, reggia estiva per gli Estensi. Costruita nel 1435 per volere di Niccolò d’Este, nonno di Isabella, fu definita la Versailles degli Estensi. A seguire, visita guidata alla “delizia estense” Palazzo Schifanoia a Ferrara, testimonianza straordinaria dei fasti dell’epoca rinascimentale, simbolo della Ferrara degli Este. Costruita attorno al 1385-1391 come residenza ricreativa suburbana per “schivar” la noia, il palazzo viene poi ampliato per volere di Borso d’Este, zio di Isabella, che lo rende sontuoso e unico, a misura della grandezza europea della Ferrara del tempo. Ci sarà poi la visita guidata alla “Casa Romea” a Ferrara, magnifica residenza signorile fra Medieovo e Rinascimento, costruita dal mercante Giovanni Romei nella metà del XV secolo, poi ingrandita e abbellita in occasione delle sue nozze con Polissena d’Este. Nel 1953 diviene un vero e proprio Museo, accogliendo raccolte di opere provenienti da molti edifici cittadini distrutti. Al termine, visita guidata al Castello di Ferrara. E’ il 29 Settembre 1385 quando il Marchese Nicolò II dà il via alla costruzione di una potente fortezza, partendo dalla preesistente Rocca dei Leoni, affidando i lavori all’ingegnere di corte Bartolino da Novara, che realizzò dieci anni dopo, nel 1395, il Castello di S. Giorgio a Mantova. A partire dal 1450, sotto il marchese Borso d’Este, alcune sale saranno utilizzate a scopo abitativo e d’ufficio. Dal 1479, sotto il ducato di Ercole I ed Eleonora d’Aragona, genitori di Isabella, la Corte si trasferisce definitivamente in castello; gradualmente assume le forme di un palazzo di corte e piano piano diventa una residenza rinascimentale. Prenotazioni entro il 16 Marzo 2024 e quota da definire: comprende ingressi, visite guidate e viaggio.
30 marzo
Le ceramiche di Isabella
Conferenza della dott. Mariarosa Palvarini Gobio Casali
Nel 1524 Nicola d’Urbino, famoso ceramista paragonato a Raffaello per la finezza di segno, realizza il famoso servizio da “credenza” per Isabella e nel 1531 il servizio da “credenza” per il matrimonio del figlio Federico II Gonzaga con Margherita Paleologo. Ogni pezzo raffigura una diversa scena mitologica, biblica o letteraria. Il servizio inviato in dono a Isabella dalla figlia Eleonora Gonzaga, duchessa di Urbino, per la Villa di Porto, è considerato il più bello nella maiolica rinascimentale. Oggi, abbiamo l’opportunità di rivivere il percorso artistico di questo grande maestro, grazie allo studio di una vita della dott. Mariarosa Palvarini Gobio Casali che ci farà conoscere opere di grandissimo valore attualmente esposte nei maggiori musei del mondo. I pezzi dei leggendari servizi gonzagheschi, sono stati magistralmente interpretati con rigore filologico dalla ceramista Ester Bartoli Mantovani ed esposti nella mostra allestita alla Madonna della Vittoria nel 2014. Ingresso gratuito, ritrovo ore 15 all’Atrio degli Arcieri di Palazzo Ducale