Sono partite le opere di monitoraggio e manutenzione ordinaria della Camera Picta: un capolavoro unico nella storia dell’arte, sintesi dei principi del Rinascimento ed espressione di uno dei punti più alti della cultura figurativa europea. Un’opera di tale prestigio – che attira turisti, appassionati e studiosi da tutto il mondo – merita un trattamento speciale.
Negli ultimi decenni gli interventi di monitoraggio e manutenzione sono stati portati avanti con discreta regolarità e rappresentano un impegno preciso e costante da parte del MiC e della Direzione di Palazzo Ducale. Dopo i lavori di restauro realizzati all’indomani del terremoto del maggio 2012, tra il 2014 e il 2015 si è intervenuti con il consolidamento dell’interno della canna fumaria del camino. Il complesso impianto di trattamento dell’aria, che mira a evitare la formazione di condensa sulle superfici pittoriche e si autoregola rispetto alle diverse situazioni climatiche stagionali, è stato realizzato nel 2006.
All’elenco di questi interventi si aggiunge una piccola ma importante attività di monitoraggio effettuata l’ultima volta nel 2013 e attualmente riavviata. Con questi lavori si vuole mettere a regime un piano a cadenza triennale per garantire una conservazione il più possibile accurata e meno invasiva del capolavoro di Mantegna affinché sia tramandato ai posteri nella sua massima integrità. Un momento di cura e prevenzione utile a verificare lo stato degli intonaci e effettuare una pulitura delle superfici. Le opere sono state affidate al Consorzio Arké di Roma e si prevedono concluse intorno al 30 aprile.
“I dipinti di Andrea Mantegna che decorano volta e pareti della Camera degli Sposi – afferma la restauratrice Chiara Ceriotti, Direttore tecnico di Arké – saranno oggetto di un intervento di mappatura dello stato di conservazione e di una accurata manutenzione. Le superfici saranno ispezionate e spolverate documentandone le eventuali criticità conservative che saranno di seguito affrontate e di nuovo indicate graficamente. L’intervento sarà corredato anche da una puntuale documentazione fotografica ed una relazione finale.”